Corinaldo | da parte dei carabinieri

Controlli a tappeto sugli opifici cinesi

Sfruttamento del lavoro e condizioni al limite

I militari, unitamente a quelli dello specialistico Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona, hanno proceduto al controllo di due opifici cinesi

Diversi controlli sul territorio
Diversi controlli sul territorio

Nell’ambito dei servizi volti al controllo del territorio condotti dai Carabinieri della Compagnia di Senigallia, i militari, unitamente a quelli dello specialistico Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona, hanno proceduto al controllo di due opifici di imprenditori cinesi residenti in giurisdizione.

Infatti, ieri a Corinaldo (AN), i Carabinieri della locale Stazione unitamente a quelli del citato Nucleo Ispettorato del Lavoro ed al personale della Direzione Territoriale del Lavoro dell’INPS di Ancona, al termine di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina e dello sfruttamento di manodopera in nero, hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente, per il reato di sfruttamento della manodopera clandestina, la sotto notata imprenditrice cinese Z. L., 28 anni, regolare sul territorio nazionale.

L’attività svolta nel cuore della notte, a seguito del controllo effettuato presso la ditta di confezioni abiti della predetta Z. L., ha consentito di appurare che l’imprenditrice aveva alle proprie dipendenze 11 cittadini cinesi, tutti regolari sul territorio nazionale, ad eccezione di X. X., 25 anni, operaio in nero, in possesso di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Pesaro in data 14 aprile 2013, scaduto di validità il 5 settembre 2013 ed in via di rinnovo.

Nella circostanza veniva controllata altra analoga ditta la cui titolare è risultata essere la cittadina cinese Q. J., 42 anni, regolare sul territorio nazionale, la quale aveva alle dipendenze 2 lavoratori connazionali entrambi regolari sul territorio nazionale.

Altresì, nel corso dell’attività di controllo, alla citata Z. L. gli operanti hanno elevato una sanzione amministrativa per un importo complessivo di euro 35.000,00 per lavoro nero e recupero contributi INPS.

Per la prima imprenditrice è stato disposto il provvedimento di sospensione delle attività imprenditoriali.

Domenica 24 novembre 2013