Numana | dopo il sisma di domenica e le scosse di assestamento degli ultimi giorni

Intervista al prof. Emanuele Tondi dell'Unicam

«Altra forte scossa? Difficile fare previsioni»

Dopo il violento sisma di Domenica che ha interessato le nostre coste e le seguenti scosse di assestamento abbiamo interpellato il Prof. Emanuele Tondi, Professore di Geologia Strutturale e Rischio Sismico dell'Università di Camerino

di Matteo Valeri

Il Prof. Emanuele Tondi, Professore di Geologia Strutturale e Rischio Sismico, Università di Camerino
Il Prof. Emanuele Tondi, Professore di Geologia Strutturale e Rischio Sismico, Università di Camerino

Dopo il violento sisma di Domenica che ha interessato le nostre coste e le seguenti scosse di assestamento (l'ultima verificatasi ieri sera alle 21,31 con magnitudo 3.0) abbiamo interpellato il Prof. Emanuele Tondi, Professore di Geologia Strutturale e Rischio Sismico, Università di Camerino,(www.unicam.it/geologia/), in merito a questa situazione che sta perdurando nel nostro territorio.

Professore, l'evento sismico verificatosi domenica, e le scosse annesse, si sono verificate tutte in mare elemento di novità rispetto ai terremoti passati che hanno coinvolto la nostra regione. C'è differenza tra un sisma in mare ed uno terrestre?

Le poche decine di metri d’acqua rappresentano una sottile pellicola che non ha nessuna influenza sugli eventi sismici, che avvengono all’interno della Crosta terrestre a diversi chilometri di profondità. La differenza tra un sisma in mare ed uno a terra è che nel primo caso, oltre al terremoto, si può associare anche uno tsunami. Questo tuttavia si può verificare solo in situazioni geologiche particolari che non sono quelle dell’area anconetana. 

Guardando la cartina dell'Ingv si può notare come di fronte alla Riviera del Conero nell'ultimo mese si siano registrate quasi una ventina di scosse (alcune di bassa intensità). Secondo lei ci si poteva attendere una scossa più forte, come poi è accaduto con le due scosse di Domenica?

Nelle nostre zone si verificano spesso sciami sismici, caratterizzati da piccoli terremoti, senza che poi si verifichi un terremoto più forte. Risulta difficile, quindi, fare previsioni di questo tipo. Tuttavia, la magnitudo del terremoto di Domenica era prevista dalla Carta della Pericolosità Sismica (www.mi.ingv.it/pericolosita-sismica/), la quale ci informa cosa può accadere ogni giorno, da un punto di vista sismico, su tutto il territorio nazionale.

Dopo le scosse di Domenica sono proseguite altre scosse minori. Secondo lei quanto durerà tale situazione ed è possibile pensare che si possa verificare un'altra forte scossa?

Difficile fare previsioni. In passato (si veda la crisi sismica del 1972) le scosse sismiche sono proseguite per qualche mese. Nei limiti di quanto previsto dalla Carta della Pericolosità Sismica, un’altra scossa forte può anche verificarsi, magari non nella stessa zona ma in aree adiacenti.

Mercoledì 24 luglio 2013