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Banca Marche, approvato il piano industriale

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche nella odierna seduta, alla luce dei dati gestionali ad oggi disponibili, ha approvato il Piano Industriale 2013-2016 confermando le macro aree di intervento già deliberate lo scorso 11 aprile

di Banca Marche

Approvato dal cda il piano industriale
Approvato dal cda il piano industriale

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche nella odierna seduta, alla luce dei dati gestionali ad oggi disponibili, ha approvato il Piano Industriale 2013-2016 confermando le macro aree di intervento già deliberate lo scorso 11 aprile: 1. revisione e semplificazione dell’assetto organizzativo aziendale;
2. interventi strutturali sui costi di funzionamento;
3. revisione del modello di gestione del credito;
4. rinforzi su modello e gestione del rischio;
5. dismissioni di asset non strategici.

Il Consiglio ha quindi verificato lo stato di implementazione delle aree di intervento constatando la piena attivazione dei 30 cantieri di lavoro e prendendo atto degli importanti risultati già conseguiti.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deciso interventi strutturali per una più efficiente gestione di importanti componenti di business, con implementazione prevista a partire da settembre e comunque realizzabili entro fine anno, quali:
o la creazione di un’unità dedicata alla gestione delle posizioni immobiliari sub performing;
o l’attivazione di un nucleo operativo dedicato alla gestione delle posizioni a sofferenza di maggiore importo;
o la ridefinizione del modello di servizio e offerta commerciale del gruppo, anche attraverso lo sviluppo di canali diretti;
o l’attivazione di un fondo di solidarietà da sottoporre al confronto con le organizzazioni sindacali.

Il Piano realizzerà l’equilibrio industriale dal 2014 e risultati di esercizio stabilmente positivi dal 2015.
Detto Piano si fonda sulla conferma dell’impianto di rafforzamento patrimoniale già deliberato lo scorso 20 giugno, tramite un aumento di capitale di 300 milioni di euro da realizzarsi entro il 31.12.2013, con proposta di delega al Consiglio di emettere azioni e/o obbligazioni convertibili subordinate per ulteriori 100 milioni di euro per eventuali future esigenze.

Include inoltre gli effetti economici e patrimoniali del collocamento del prestito obbligazionario Upper Tier II, al momento sottoscritto per 25 milioni di euro a valere sul plafond di 100 milioni deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 20 giugno scorso.

Il nuovo Piano incorpora inoltre i contributi derivanti dalle iniziative di semplificazione ed efficientamento organizzativo del Gruppo che, unitamente agli effetti di incisive azioni di contenimento dei costi operativi, si rifletteranno - a regime - in una riduzione dei costi di funzionamento per circa 120 milioni di euro (-30%) all’anno, con positivi effetti sull’indicatore cost/income, che è previsto attestarsi, nel 2016, su valori prossimi al 50%.

Inoltre, il Piano prevede la cessione di asset non strategici che comporterà benefici patrimoniali.

La realizzazione del Piano sostenuta dal progetto di rafforzamento patrimoniale già approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20.06.2013, è finalizzata a raggiungere quanto prima un livello di Core Tier 1 al di sopra del 7%, con un target - nell’orizzonte di piano - superiore all’8%.

Nell’ambito del Piano Industriale, inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la semplificazione dell’organigramma aziendale, che prevede una razionalizzazione dei riporti e della profondità gerarchica, nonché l’aggregazione di funzioni fra loro sinergiche.

Giovedì 1 agosto 2013