Raccolta differenziata, si cambia registro

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Raccolta differenziata, si cambia registro

Controlli a tappeto sui contenitori dei rifiuti, forte campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini, "porta a porta" esteso anche nel centro storico ed in estrema periferia, nuovo centro ambientale comunale

di Comune di Jesi

Maggiori controlli
Maggiori controlli

Controlli a tappeto sui contenitori dei rifiuti, forte campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini, "porta a porta" esteso anche nel centro storico ed in estrema periferia, nuovo centro ambientale comunale. E in prospettiva lo studio per la possibile introduzione di una tariffazione che premi chi è più attento a separare correttamente i rifiuti. 
È un piano a tutto campo quello varato dalla Giunta comunale in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. Un atto di indirizzo che non lascia spazio a dubbi sulla volontà di ampliare significativamente il quantitativo di materiale da avviare al recupero anziché in discarica. 
Del resto le norme parlano chiaro. Il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dalle legge si sta traducendo in maggiori costi per il Comune e, di conseguenza, per le famiglie. Non essere riusciti a raggiungere il 65% di recupero nel 2012 - ci si è fermati al 63,3% - è costato quest'anno a Jesi 100 mila euro tra maggiori oneri di smaltimento (40 mila) e mancati incentivi (60 mila). Risorse che poi si riflettono inevitabilmente nelle bollette. 
"La stragrande maggioranza dei cittadini - ricorda l'assessore all'ambiente Cinzia Napolitano - sta effettuando la raccolta differenziata con particolare cura ed attenzione, rispettando le varie tipologie dei rifiuti da inserire negli appositi contenitori e dimostrando la giusta sensibilità attorno ad un problema che è sì economico, ma anche ambientale. Ma c'è anche chi non si comporta correttamente, chi si disinteressa di separare i rifiuti, chi continua a gettare tutto nel grigio. E questo non è più tollerabile, non è segno di civiltà”. 
Per questo l'amministrazione comunale, prendendo di petto anche questo problema, ha deciso di cambiare registro rispetto al passato. Sì a campagne di sensibilizzazione ed educazione, specialmente nelle scuole, ma anche pugno duro per chi fa orecchie da mercante. La decisione di avvalersi degli ispettori ambientali, al pari di quanto avevano già fatto da tempo tutti gli altri Comuni della provincia che aderiscono al Consorzio Cir 33, è stato un primo passo concreto: da un paio di mesi due unità operative verificano periodicamente cosa viene lasciato nei contenitori e soprattutto se si rispetta il regolamento comunale che impone di differenziare i rifiuti. Controlli rigidi e scrupolosi che in appena poche settimane hanno accertato oltre 50 violazioni. Tutto documentato fotograficamente, permettendo agli agenti di polizia municipale di elevare le relative sanzioni, pari a 50 euro per ogni irregolarità. Le violazioni sono state di più generi, hanno riguardato sia condomini, sia singole abitazioni, ma anche imprese e cittadini non residenti nel nostro Comune che smaltiscono ogni genere di rifiuti nei contenitori grigi di periferia. In questi primi mesi sono state sanzionate le violazioni più eclatanti, ma ora si procederà a verifiche ancor più mirate. 
Nei primi 8 mesi dell'anno la raccolta differenziata a Jesi ha superato il 66%. Ma si è ancora sul filo di lana, tra l'altro ad aprile si era attestata al 68%. Vanno pertanto moltiplicati gli sforzi per non scendere ancora una volta sotto il 65% e "bruciare" altri cento mila euro.

Venerdì 4 ottobre 2013

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