Ancona | Confindustria Ancona sul caso di annullamento della vendita della ex Merloni

«L'Italia è sempre meno un paese per

fare industria» l'intervento di Schittone

Confindustria Ancona si pronuncia sul caso dell’annullamento della vendita di un ramo della ex Antonio Merloni all’imprenditore Giovanni Porcarelli

di Confindustria Ancona

L'intervento di confindustria sulla vicenda
L'intervento di confindustria sulla vicenda

«Pur non volendo entrare nel merito della sentenza – riflette Filippo Schittone, Direttore dell’Associazione -, siamo di fronte all’ennesimo episodio che testimonia come in Italia sia difficile fare industria e che le richieste avanzate più volte dal nostro Sistema – e non da oggi - di mettere mano alla giustizia civile sono improcrastinabili. È assurdo che dopo quasi due anni dalla vendita del ramo di azienda ci si trovi oggi di fronte all’annullamento del contratto: dov’è la certezza del diritto se anche di fronte ad un acquisto effettuato davanti a tre Commissari, con il beneplacito del Ministero dello Sviluppo Economico, non si può avere la certezza di essere nella legalità? Tanto più che in occasione dell’uscita nel 2011 dei bandi europei e internazionali promossi dai Commissari, che mettevano in vendita la Ardo, nessuna offerta concreta per l’acquisto del ramo aziendale della ex A. Merloni era stata presentata. Stiamo assistendo ad un altro pesantissimo colpo al sistema economico di un territorio già duramente provato dalla crisi. Oggi perdono tutti: l’imprenditore, i lavoratori e, paradossalmente, anche le banche promotrici del ricorso che, ironia della sorte, si ritrovano nei loro bilancio altri immobili, il cui valore, se ritorneranno vuoti, è pressocché nullo.» «Il nostro auspicio – conclude Schittone - è che si cerchi, in tempi rapidi e con risultati certi, di salvaguardare il marchio Ardo e tutto quanto già messo in atto sulla base del progetto di rilancio dell’azienda.» 

Lunedì 23 settembre 2013