Ancona | Il Comune chiede ai cittadini foto, filmati e lettere dagli album di famiglia

Una mostra sulla guerra e sul drammatico

bombardamento del rifugio delle carceri

Dopo settanta anni il 2 e 3 novembre il Comune e la Soprintendenza ai beni archeologici apriranno al pubblico il cosiddetto ex rifugio delle carceri di santa Palazia

di Comune di Ancona

Il bombardamento di Ancona
Il bombardamento di Ancona

Dopo settanta anni il 2 e 3 novembre il Comune e la Soprintendenza ai beni archeologici apriranno al pubblico il cosiddetto ex rifugio delle carceri di santa Palazia dove, nel corso di un bombardamento il 1° novembre del 1943, morirono centinaia di persone, in massima parte nostri concittadini. All’interno del tunnel saranno sistemate per la prima volta alcune immagini relative a quei terribili anni di guerra.

Nell’ambito delle iniziative che si stanno organizzando per rievocare degnamente il settantesimo anniversario dell’avvio della campagna di bombardamenti su Ancona, il Comune organizzerà una mostra – anche su web – e per questo lancia un appello a tutti gli anconetani affinchè collaborino a raccogliere immagini, filmati e documenti (comprese lettere), tratti da album di famiglia e archivi personali relativi al periodo 1940-1944, ossia dall’ingresso in guerra alla liberazione.

La mostra sarà contemporaneamente una testimonianza della storia pubblica e privata di quei terribili anni, tanto da mettere in un posto d’onore le foto di parenti e congiunti che sono rimasti vittima dei bombardamenti (queste immagini potranno essere collocate all’interno dello stesso ex rifugio di via Birarelli). Non solo immagini: si chiede anche di mettere a disposizione materiale cartaceo relativo allo stesso conflitto: documenti, corrispondenza, carteggi, cartoline (se significative dal punto di vista storico), con particolare riferimento alla fase dei bombardamenti (16 ottobre 1943-18 luglio 1944). Il materiale sarà fotocopiato e prontamente restituito.

Si pregano quindi i cittadini di cedere copia di alcune delle foto più significative da un punto di vista storico in loro possesso. Nel dettaglio, ogni autore conserverà la proprietà delle foto e dei documenti inviati, pur cedendo gratuitamente i diritti d’uso illimitato al Comune di Ancona. Se disponibili in formato digitale le immagini possono essere inviate alla casella di posta elettronica turismo@comune.ancona.it (formato jpg 10 x 15 cm @300 dpi).

Altrimenti i filmati (su cd/dvd) e immagini (cartacee o su cd/dvd) possono essere portate a mano nella sede comunale di via Fanti 9 (Palazzo Camerata, il lunedì mattina, 8.30-14 e il giovedì pomeriggio, 15-18, presso gli uffici di Lucia Galati, Chiara Russo e Ferruccio Fortunati (per informazioni: 071.2223125-5001-5067-5068). Se possibile sarà opportuno indicare a margine delle immagini anche elementi cronologici e di luogo.

Quali sono i soggetti richiesti per il materiale iconografico? Foto e documenti relativi agli anni della guerra, specialmente alle vittime del conflitto e dei bombardamenti oppure di interesse storico per la comunità, non escludendo comunque ritratti familiari. Più nel dettaglio: 1) Foto e filmati d’epoca di monumenti specialmente se scomparsi; 2) Foto e filmati di manifestazioni e spettacoli; 3) Foto e filmati relative a eventi di portata storica (esempio: i bombardamenti, la liberazione, l’occupazione tedesca; 4) Immagini relativi a storia minuta e sociale (es.: l’inaugurazione di un esercizio commerciale, la coda dal fornaio ecc.). 5) Immagini familiari se significative da un punto di vista storico (foto in divisa, di gruppo o scolastiche).

Mercoledì 9 ottobre 2013