Montemarciano | in replica alle dichiarazioni del sindaco Liana Serrani

Becci: «Vedo la miopia dell’amministrazione»

Ho gli occhi li ha ben aperti, guardo bene avanti e vedo che l’incapacità di affrontare i problemi per tempo produce costi e spese aggiuntive per i cittadini nel lungo periodo

di Bernardo Becci - Democratici per Montemarciano

Bernardo Becci
Bernardo Becci

Ho gli occhi li ha ben aperti, guardo bene avanti e vedo che l’incapacità di affrontare i problemi per tempo produce costi e spese aggiuntive per i cittadini nel lungo periodo.

La vicenda del Municipio è la prova provata di questa affermazione e dimostra la miopia di questa amministrazione.

Infatti, alla Sig.ra Liana Serrani, ricordo che ha sottoscritto poco meno di un anno fa, il nuovo contratto con l’Inail per l’affitto del Municipio. Il costo del canone è quasi raddoppiato passando da 30mila a 54mila euro all’anno per i prossimi sei più sei anni. Il Comune spenderà per i prossimi 12 anni la bellezza di 648mila euro che uniti ai 360mila già spesi comporterà per i cittadini un esborso di 1 milione di euro senza avere nulla in cambio.

E questo, caro sindaco, mi sembrava e mi sembra proprio uno sperpero di denaro pubblico. Spiace constatare, quindi, ancora una volta come questi amministratori non hanno la minima idea di come affrontare i problemi del Comune.

Questa è stata una scelta pessima e priva di prospettive. Per questo chiedevamo che ne venisse attuata una diversa, strategicamente orientata, dentro una politica per il patrimonio che coniugasse le esigenze immediate con le esigenze di medio e lungo periodo, perché avevamo sperimentato che ogni volta che non si affrontano le questioni nell’oggi queste si tramutano in problemi domani.

Questo è quello che è successo: il sindaco non è stato capace di affrontare questa questione e ha deciso di rinnovare il contratto di affitto, sapendo che avremmo quasi raddoppiato il canone rispetto al canone di “quando c’ero io”, facendo sì che la prospettiva di medio e lungo periodo sarebbe stata quella che i cittadini di Montemarciano pur spendendo molti soldi non avrebbero ottenuto niente.

Per questo già quattro anni fa, molto prima della scadenza del contratto, dicevamo che era necessario ripensare alla scelta dell’affitto del Municipio in una logica strategica di lungo periodo. Ritenevamo necessario percorrere la strada per riportare il Comune ad avere un Municipio di proprietà. Purtroppo, questa amministrazione è miope e non è in grado di operare in un'ottica strategica e di medio periodo.

Per delicatezza, poi, e sommessamente ricordo, in tema di poltrone, che il presidente del Consiglio Comunale ha una indennità di carica del 10% (€ 220 al mese) di quella del sindaco (€ 2.200 al mese) e quella carica è stata voluta nel 2004 dal partito nel quale militava l’attuale sindaco (i Democratici di Sinistra) e che doveva essere ricoperta da un assessore uscente (non ero io) della Margherita. Solo per il rifiuto di quest'ultimo ho assunto quell’incarico anche con il voto dell'allora consigliere comunale Liana Serrani. Anzi se non ricordo male (e non ricordo male) quando il consiglio nel 2004 modificò lo Statuto, un consigliere dei Ds, in dissenso con la scelta di creare una poltrona in più, si dimise. E non era Liana Serrani che votò senza problemi la modifica e l’introduzione di quella poltrona in più.

Detto questo, se si ritiene quella figura inutile, proponga subito, già domani, la modifica dello Statuto per la cancellarla. Ha la maggioranza per farlo. E anche il mio voto sarà favorevole.

Sugli assessori, al sindaco dico infine che c’è una legge dello Stato che prevede, giustamente, la loro riduzione e che se non è capace di amministrare con alcune persone in meno ce lo dica perché il suo successore comunque dovrà fare a meno di alcune persone. È la legge che lo dice.

Infine faccio presente che se fossi stato attaccato alla poltrona, sarei rimasto nel partito con lei visto che nel 2009 mi avevano offerto di fare l’assessore se fossi rimasto zitto e buono. Io zitto e buono, in coerenza con i miei principi, non ci sono stato e la poltrona non ce l’ho. Qualcun altro, sì.

Mercoledì 16 ottobre 2013