Ancona | vertenza indesit e ex antonio merloni

Lunedì di protesta tra Ancona e Fabriano

Lunedì di protesta per le vertenze Indesit e ex Antonio Merloni. I primi a protestare saranno i lavoratori Indesit. Nel pomeriggio toccherà ai lavoratori ex Antonio Merloni

Lunedì di scioperi
Lunedì di scioperi

Lunedì di protesta per le vertenze Indesit e ex Antonio Merloni. I primi a protestare saranno i lavoratori Indesit che lunedì alle 8,30 si ritroveranno davanti allo stabilimento di Albacina e Melano. In occasione della manifestazione la questura comunica che potranno crearsi disagi per la circolazione stradale nelle zone che interesseranno il tratto della S.P. 206 e della S.S. 76, nei pressi di Albacina. Le Forze di Polizia che opereranno in occasione dell’evento, forniranno il massimo impegno per assicurare, da un lato, il normale svolgimento della manifestazione e, dall’altro, per evitare al massimo il disagio al traffico veicolare. Nel pomeriggio toccherà ai lavoratori ex Antonio Merloni. «Fim, Fiom e Uilm per lunedì 28 ottobre 2013 alle ore 16.30 effettueranno un presidio davanti alla Prefettura di Ancona e insieme a una delegazione di lavoratori e di lavoratrici della Antonio Merloni in Amministrazione Straordinaria e di lavoratori della J.P. Industries incontreranno il dott. Alfonso Pironti, Prefetto di Ancona» comunicano in una nota le tre sigle sindacali. «Illustreremo al Prefetto di Ancona le difficoltà che stanno attraversando i 1435 lavoratori dell’Antonio Merloni in A. S. tra Marche ed Umbria, che a novembre 2013 rischiano di terminare la cassa integrazione ed essere tutti licenziati. Nonostante l’accordo di programma tra stato e regioni, che avrebbe dovuto agevolare nuovi progetti industriali per il ricollocamento dei lavoratori, ad oggi non ci sono progetti fattibili che diano prospettive di lavoro. In merito ai 700 Lavoratori J.P. Industries chiederemo al Prefetto che la vendita della Antonio Merloni alla J.P. Industries non può essere messa in discussione, perché sarebbero solo i lavoratori a pagarne le conseguenze sulla loro pelle. Inoltre, chiederemo al Prefetto di Ancona, tramite il suo filo diretto sia con il Ministero del Lavoro che con il Ministero dello Sviluppo Economico, di sbloccare il pagamento della cassa integrazione dei lavoratori J.P. Industries di Marche ed Umbria e dei lavoratori Antonio Merloni in A.S. dell’Umbria. Non è possibile che in un paese di diritto come l’Italia, - concludono i sindacati - i lavoratori già flagellati dalla crisi, vengano privati di un’integrazione salariare a causa di burocrazie ingiustificate e di dirigenti pubblici nazionali che non si assumono le proprie responsabilità, visto che il loro reddito è lautamente onorato. Ci auspichiamo che il Prefetto di Ancona comprenda e si adoperi a risolvere le difficoltà dei lavoratori, cioè di coloro che creano la vera ricchezza di questo territorio e che pagano le tasse regolarmente nonostante tutto».

Domenica 27 ottobre 2013