Jesi | in merito alla nuova viabilità

Bacci: «Penso alla città non a chi urla di più»

Aggiustamenti per migliorare l'impatto visivo e risolvere problematiche per il carico e scarico lungo corso Matteotti si possono e si debbono fare. Ma l'impostazione di fondo non può in alcun modo essere messa in discussione

di Comune di Jesi

Il sindaco Bacci difende le sue scelte
Il sindaco Bacci difende le sue scelte

«Aggiustamenti per migliorare l'impatto visivo e risolvere problematiche per il carico e scarico lungo corso Matteotti si possono e si debbono fare. Ma l'impostazione di fondo - legata alla piena valorizzazione della parte storica attraverso la riduzione delle auto che attraversano il centro e all'incentivazione di una mobilità sostenibile - non può in alcun modo essere messa in discussione. 
Per due motivi. Il primo è perché questa è la nostra visione della città. Il secondo è perché la politica del non scegliere e del rinvio per rincorrere il consenso di chi grida di più ha già prodotto nel passato pesanti danni». 
Così il sindaco Massimo Bacci sulla nuova viabilità in centro. «Se dovessimo tirarci indietro per aver messo un senso unico su 300 metri di strada perché qualcuno protesta - aggiunge il primo cittadino - non saremmo credibili. Si dà voce a chi urla, non ai 900 cittadini che, in silenzio, ci hanno consegnato una petizione per reclamare giustamente più piste ciclabili. Quella di corso Matteotti per altro diventa strategica ed è il primo passo di un piano che già a primavera troverà forma e sostanza con altri 6 chilometri di piste ciclabili che collegheranno il centro alla parte nord e sud-est della città. Si dà voce a chi non ha il parcheggio davanti ad un negozio o sotto casa, non ai 320 parcheggi gratuiti del Mercantini o al nuovo impianto di risalita di via Castelfidardo che collegherà altri 500 parcheggi dell'area di Porta Valle a piazza della Repubblica. Si dà voce a chi deve fare 300 metri in più per raggiungere l'Arco non a chi reclama un centro meno inquinato dal traffico. Si dà voce a chi utilizza il centro per attraversare in auto la città da nord a sud, non a chi ritiene - come accade in tutte le città moderne - che il centro intero debba essere pienamente fruibile da tutti. 
Capisco che ogni scelta non può accontentare tutti e comprendo il disagio di chi è legato a vecchie abitudini. Ma quando ascolto chi si lamenta che prima poteva parcheggiare in doppia fila con le frecce accese per un acquisto veloce ed ora non lo può più fare, mi cadono le braccia. 
Sono assolutamente convinto che queste scelte che stiamo apportando al centro (più impianti di risalita, più parcheggi, più biciclette, meno auto che girano) contribuiranno a restituirgli piena dignità che troverà il suo completamento con la nuova pavimentazione della parte pedonale del corso che diventerà poi totalmente pedonale. Su questa visione della città e del centro in particolare ci spenderemo. Pronti al confronto con tutti, disponibili a raccogliere suggerimenti che possano contribuire a migliorare la viabilità sulla base dei principi di fondo che fanno parte del programma di mandato. E che ascolteremo, purché non basati su interessi corporative o di parte. Perché questa amministrazione comunale ha già fatto chiaramente intendere che privilegi e favoritismi non fanno parte del proprio Dna».

Venerdì 8 novembre 2013