di Cgil Marche
Dai dati resi noti dall’INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche risulta che a settembre 2013 sono stati richiesti nelle Marche 3,7 milioni di ore di CIG, di cui 2 milioni di CIG ordinaria, 844mila di CIG straordinaria ed 712mila di CIG in deroga. «Rispetto a settembre 2012 le ore di CIG sono aumentate del 7,9% e dal 2009 ad oggi si ha il più alto valore registrato per questo mese – dichiara Novella Lodolini, responsabile Ires Cgil Marche -. Da gennaio a settembre, nel 2013 si sono autorizzati 35 milioni di ore, il 29% in più rispetto allo stesso periodo del 2012, e poco meno delle ore di CIG di tutto il 2012. E mancano ancora tra mesi alla fine dell’anno». Di seguito, le tendenze per le varie componenti della CIG:
Le ore di CIG ordinaria per il periodo “gennaio-settembre” nel 2013 sono quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012. Gli incrementi più significativi si hanno nel settore del mobile (2013:1,4 milioni di ore), della meccanica (2013: 5 milioni di ore) e del tessile (2013: 111mila ore), settori in cui le ore di CIG ordinaria sono più del doppio rispetto all’anno prima. Incrementi importanti anche nel comparto della chimica (+39,41%, 616mila ore nel 2013) e del calzaturiero (+19,35%, 687mila ore nel 2013).
Le ore di CIG straordinaria per il periodo “gennaio-settembre” nel 2013 sono complessivamente stabili rispetto al 2012 anche se nei settori ci osservano variazioni anche rilevanti e di segno opposto. Le ore di CIG straordinaria diminuiscono nel mobile (-33,3%, 1 milione di ore e nella meccanica (-10,76%, 4 milioni di ore nel 2013); aumentano, invece, nei settori della chimica-plastica (+49,2%, 697mila ore nel 2013) e nel calzaturiero (+42,8%, 480mila ore nel 2013).
Da gennaio a settembre le ore di CIG in deroga nel 2013 aumentano rispetto allo stesso periodo del 2012 del 17,9% e ciò si osserva in modo diffuso per quasi tutti i settori: +25,4% nel mobile (2013: 1,4 milioni di ore), +16,3% nella meccanica (2013: 2,6 milioni di ore), +21,9% nella chimica-plastica (2013: 330mila ore) e +83,1% nel calzaturiero (2013: 1,8 milioni di ore).
«Questi dati purtroppo confermano quanto abbiamo sino ad ora sostenuto: la crisi è ancora pesante e le condizioni occupazionali nella regione continuano e continueranno a peggiorare – è il commento di Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche - . Pertanto sono del tutto fuori luogo certi ottimismi fondati su elementi che, pur rilevando una leggera e temporanea inversione di tendenza, non rappresentano una svolta strutturale, duratura e di sistema». Aspettando le auspicate misure del Governo a sostegno del lavoro e degli investimenti, «continuiamo a sostenere che le istituzioni marchigiane e le parti sociali possano e debbano fare di più, individuando alcune misure prioritarie e urgenti da attivare immediatamente. Il sindacato ha offerto alle istituzioni ed alle altre associazioni delle imprese una base di discussione che sembra essere ignorata dalla Regione. Forse è il caso di interrompere la sequela di convegni oceanici, autocelebrativi e inconcludenti ed iniziare a lavorare seriamente passando dalle parole ai fatti».
Giovedì 10 ottobre 2013
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