Al via le giornate dell'energia

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Al via le giornate dell'energia

È stato il Presidente di Confindustria Ancona Claudio Schiavoni ad aprire questa mattina la seconda edizione dell’evento “Le Giornate dell’Energia”

di Confindustria Ancona

La giornata odierna
La giornata odierna

È stato il Presidente di Confindustria Ancona Claudio Schiavoni ad aprire questa mattina la seconda edizione dell’evento “Le Giornate dell’Energia”, appuntamento di ampio respiro che vede i principali esponenti del comparto energetico confrontarsi sui nodi economici di un settore cruciale per le strategie di sviluppo del Paese. Un evento promosso e organizzato da Confindustria Ancona con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente e di ENEA e realizzato grazie al contributo di Veneto Banca e PwC (main sponsor), in collaborazione con 2G Italia, CAMST - DAY, Emerson, ERG UP, ROSTEF.

«L’Energia è un tema cruciale non solo per le nostre aziende ma per tutto il mondo– ha affermato Claudio Schiavoni, Presidente Confindustria Ancona – e l’obiettivo è quello di andare sempre più verso l’autosufficienza energetica. Questo non significa parlare solo di fotovoltaico, ma di tutte le energie rinnovabili, che rappresentano senza dubbio il futuro del mercato energetico. Sono certo che da queste due giornate, animate da grandi esperti del settore, potremo trarre spunti importanti per iniziare, tutti, a ragionare in termini globali e a creare una nuovo cultura dell’energia».

«Il puzzle dell’energia è incompleto – ha affermato Patrizia Casagrande, Commissario straordinario per la Provincia di Ancona – ed è un settore in cui regna ancora molta incertezza. Questo va a scapito della voglia di investire da parte delle aziende: ecco perché serve una pianificazione per incentivare le scelte in tutti i settori emergenti, come anche spingere verso le buone pratiche in termini di efficienza. Il tutto però deve essere fatto in modo coordinato: il risparmio, l’efficienza, l’approvvigionamento, gli investimenti devono andare di pari passo e le istituzioni, le aziende e le associazioni che le rappresentano devono lavorare in sinergia per promuovere una nuova sensibilità positiva e costruttiva».

«Siamo andando tutti verso una accresciuta coscienza che le fonti tradizionali sono in esaurimento – ha aggiunto Enrico Doni, Direttore Centro Italia Veneto Banca, main sponsor dell’evento - I Paesi del Nord Europa si stanno orientando verso un economia “oil free”. L’Italia ha oscillato, qualche salto in avanti è stato fatto, ma la strada è ancora lunga».

Star della mattina è stato Gerhard Stryi Hipp, Capo coordinatore della divisione Smart Cities del Fraunhofer Institute di Friburgo, massima autorità in Europa per quanto riguarda la ricerca nel settore energia e all’avanguardia per progetti relativi alle nuove tecnologie del solare sia termico sia fotovoltaico.

Fotovoltaico, solare, biomasse, eolico: sono queste le parole del futuro secondo Stripp, ma anche macchine elettriche e ad idrogeno. Anche se quest’ultimo presenta ancora grossi problemi di costo, sia di produzione che di infrastrutture e non ultimo di efficienza e di sicurezza, l’idrogeno rappresenta comunque una delle tecnologie del futuro.

Stryi-Hipp ha posto l’accento sui vantaggi della transizione alle energie da fonti rinnovabili: la riduzione della dipendenza dalle importazioni, la stabilizzazione dei prezzi, la creazione di nuovi posti di lavoro, l’influenza positiva delle rinnovabili sui cambiamenti climatici in atto. Obiettivi ambiziosi quelli della Germania, che nel piano di sviluppo energetico realizzato nel 2010 prevede di arrivare nel 2050 ad una percentuale di rinnovabili pari al 60%: partendo da un 12% attuale, la sfida non è da poco. Altra sfida della Germania: l’eliminazione totale del nucleare entro il 2022.

In questo contesto si muove la ricerca verso la realizzazione di edifici a consumo zero e di smart cities che giocheranno un ruolo primario nel processo di trasformazione dei sistemi energetici nazionali: nelle smart cities infatti, istituzioni, cittadini, aziende devono diventare parte attiva nel definire gli obiettivi e realizzare le misure per perseguirli, anche essendo disposti a cambiare il loro stile di vita.

In conclusione, oggi i Paesi devono prendere coscienza di quanto sia necessaria una completa trasformazione del proprio sistema energetico: energie rinnovabili, efficienza nella produzione di energia, nella distribuzione e nel consumo, potenziamento della mobilità elettrica, edifici a zero emissioni …. tutto verso la direzione di nuovi stili di vita, più consapevoli e più responsabili.

Giovedì 26 settembre 2013

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