di Parco Gola della Rossa e di Frasassi
“Pubblichenergie” nasce dalla collaborazione tra la Comunità Montana dell’Esino Frasassi, Ente gestore del Parco Gola della Rossa e di Frasassi, Legambiente Marche e Università Politecnica. Parliamo di progetto innovativo, sicuramente pilota nelle Marche, che si concentra in particolare sull’attività di supporto alla didattica, alla ricerca, alla consulenza e/o formazione commissionata, all’attività scientifica, occupandosi in particolare di fotovoltaico e altre energie rinnovabili, di risparmio energetico nelle abitazioni, nei locali pubblici e nelle PMI, per offrire un aiuto concreto ai cittadini informandoli su diversi temi come i gruppi di acquisto solidale, GAS e incentivi.
Su quest’ampio insieme di pratiche e competenze, si realizza “Pubblichenergie”.
Prospetto di lungo respiro che guarda al futuro e ha un grande obiettivo: dimostrare come il rispetto dell'ambiente sia anche un affare per le tasche dei cittadini e delle imprese.
Questi ultimi, infatti, avranno a disposizione uno “Sportello”, che sarà operativo entro i primi giorni del prossimo anni, con ruolo di consulenza e informazioni per promuovere il risparmio energetico, un punto di relazione dedicato al risparmio energetico e alle energie rinnovabili per famiglie e piccole imprese, un’agenzia, attraverso cui procedere anche nella sperimentazione diretta di approcci e soluzioni tecniche, nella produzione, e, soprattutto nel risparmio, dell'energia con la caratteristica fondamentale di essere facilmente replicabile.
Il protocollo d'intesa tra Parco Gola della Rossa-Frasassi, Università Politecnica e Legambiente Marche, riassunto nel programma triennale denominato “Pubblichenergie”, è stato presentato a Fabriano, questa mattina, nella Sala Giunta della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi, in via Dante 268, dal presidente della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi, Fabrizio Giuliani, dal presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni, dal professor Fabio Polonara, per la Politecnica delle Marche
«Pubblichenergie, ha un lungo retroterra poiché siamo la prima Comunità Montana a dotarci del Piano Energetico Regionale» ha esordito Giuliani «strumento di primaria importanza per il nostro comprensorio che, prima della crisi del distretto industriale, era un territorio energivoro e caratterizzato da una pessima mobilità pubblica. Dall’impegno nel soddisfacimento di queste priorità è iniziata la cooperazione tra Legambiente e Università Politecnica, con cui s’è impostato il lavoro per il raggiungimento di una produzione energetica di qualità, scongiurando per quanto possibile sprechi e avere massima efficienza. L’ente Parco, nell’ambito delle funzioni che gli sono attribuite dal proprio ordinamento, promuove azioni volte alla valorizzazione economica del territorio, e in particolare, attraverso iniziative finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica e allo sviluppo e all’utilizzo di fonti energetiche a basso impatto ambientale e non inquinanti».
Dal suo canto, il professor Polonara, dopo aver evidenziato «l’Università è impegnata nel supporto sul territorio alle azioni degli Enti Locali volte alla diffusione della cultura del risparmio e dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e del rispetto dell’ambiente” ha spiegato «L’ateneo ha accolto questo invito, oltre che per i motivi elencati da Giuliani, soprattutto perché questa Comunità Montana ha molte potenzialità nel settore delle biomasse. Senza dubbio rappresenta un’esperienza Laboratorio per cogliere le opportunità legate all’utilizzo di questo combustibile in campo energetico, settore che si sta sviluppando in ambito regionale in base alla direttiva europea “Strategia 20 – 20- 20”, ossia il raggiungimento del 20% di riduzione consumi, utilizzo del 20% di energie rinnovabili e 20% di calo dell’emissione di gas serra.
In questo caso ha evidenziato l’esponente della Politecnica – grazie all’impiego delle risorse disponibili, nel rispetto del Pear che contempla le Marche, anche come regione rurale e urbanizzazione non spinta, si deve trovare un modo per utilizzare biomasse nella produzione di energia pulita».
Evidente, dunque la volontà dei tre partner di «mettere a fattore comune queste esigenze» sono parole del presidente di Legambiente «d’individuare, grazie allo Sportello Pubblichenergie, iniziative congrue con il territorio, sostenibili dal punto energetico, ambientale e con il pieno consenso dell’intera collettività: una occasione molto importante per provare a cambiare direzione e superare tutti ostacoli annosi. Non è solo un protocollo – ha sostenuto Quarchioni – ma un nuovo patto per avviare una rivoluzione dolce che guarda alle persone, ai cittadini, alla maturità dei territorio, una risposta alla crisi con l’utilizzo delle green economy per favorire l’inserimento di giovani e il rinserimento di lavoratori nel mondo del lavoro. Legambiente Marche – ha concluso - è impegnata attivamente nella promozione, sensibilizzazione, diffusione e utilizzo di impianti di produzione di energia e calore da fonti rinnovabili per favorire il risparmio energetico, per contrastare l’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici derivanti dall’azione dell’uomo».
Venerdì 25 ottobre 2013
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