Gli industriali della zona sud di Ancona. L'energia è un tema fondamentale

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Ancona | ieri sera l’ultimo incontro di Schiavoni con i soci

Gli industriali della zona sud di Ancona
L'energia è un tema fondamentale

Si è svolto ieri sera presso la Zannini di Castelfidardo l’ultimo incontro del Presidente Schiavoni con i soci del territorio della Provincia

di Confindustria Ancona

Claudio Schiavoni
Claudio Schiavoni

Si è svolto ieri sera presso la Zannini di Castelfidardo l’ultimo incontro del Presidente Schiavoni con i soci del territorio della Provincia. Dopo la Vallesina, il Senigalliese, il Fabrianese e il comprensorio anconetano è stata la volta della zona a sud di Ancona.

Nella riunione di ieri sera, in cui sono stati confermati gli spunti emersi anche dagli incontri precedenti, è emersa in particolare la preoccupazione per la fragilità infrastrutturale del territorio e la necessità di dare definitive e concrete risposte alle problematiche derivanti dalle micro – interruzioni energetiche, perlopiù determinate da una rete di connessione non allo stato dell’arte: da qui la forte richiesta di connettività ad alta velocità presumibilmente con l’utilizzo di fibra ottica.

«Su questi bisogni essenziali delle aziende - ha rassicurato i soci il presidente Schiavoni - ci impegneremo proseguendo ed ampliando il lavoro che è in corso, ovvero aprendo tavoli di lavoro operativi con i gestori di riferimento».

«Siamo giunti alla fine dei 5 incontri che ho fortemente voluto, insieme al Consiglio Direttivo, per incontrare i nostri soci sul territorio, comprendere le loro difficoltà e necessità, i bisogni basilari, e condividere i progetti più importanti su cui l’associazione è impegnata – ha voluto aggiungere Schiavoni - : il quadro che è emerso da questi incontri è la fotografia di un sistema industriale stretto tra mille difficoltà, ma che ha ancora voglia di investire su questo territorio. Permane dunque il momento delicato per il territorio, così come permane la preoccupazione, soprattutto per i settori maturi, più in difficoltà nel trovare una via di uscita. Ma non dimentichiamoci che il nostro territorio, pur fortemente ancorato al settore meccanico, è caratterizzato da una multisettorialità che spazia dall’alimentare al chimico, dall’abbigliamento alla carta, dall’energia all’informatica. Da questi incontri sulle diverse zone della provincia, porto a casa alcuni segnali positivi; ci sono aziende che stanno investendo e che vedono primi ritorni. Sono segnali da cogliere, anche se, diversamente dal passato, non sono questi episodi ancora capaci di trainare la nostra economia locale fuori dalle secche. Sono segnali comunque tutti accomunati da un dato: senza attività commerciali o industriali all’estero non si vince la sfida della competitività».

«Difficoltà di accesso al credito, internazionalizzazione, infrastrutture carenti, degrado delle zone industriali – ha concluso il Presidente degli industriali -: tutto ci porta a rilevare come la nostra regione sia ancora troppo marginalizzata sotto diversi aspetti. Come industriali chiediamo una maggiore attenzione al nostro sistema, fatto di tante piccole imprese che nonostante tutto continuano a produrre ricchezza e rappresentano la spina dorsale dell’economia del nostro territorio».

Mercoledì 6 novembre 2013

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