La terra e il cielo: Vandana Shiva firma la carta di Arcevia per l'agricoltura sostenibile

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Arcevia | l'evento si è svolto ieri

La terra e il cielo: Vandana Shiva firma
la carta di Arcevia per l'agricoltura sostenibile

Il documento, voluto dalla cooperativa agricola bio di Piticchio (An), per promuovere lo sviluppo di un’agricoltura solidale, sostenibile e senza Ogm. Vandana Shiva affida a Mangialardi (Anci) il compito di condividere questi principi

di Gli organizzatori

Vandana Shiva
Vandana Shiva

È Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana, la prima firmataria della “Carta di Arcevia”, promossa dalla cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo, insieme agli altri produttori bio e istituzioni del territorio, per costruire una nuova visione dell'agricoltura, «in un contesto di nuova cultura, per una nuova società e una nuova economia, fondate sull'ecologia, sulla giustizia, sulla solidarietà e su uno spirito comunitario, nel rispetto delle differenze». Un’agricoltura, è stato spiegato durante l’incontro “Un nuovo modello di agricoltura per una nuova società”, fatta del rispetto della biodiversità e contro l’introduzione degli Ogm in Italia, due campi di battaglia, da trent’anni, propri della Terra e il Cielo e portati avanti da Vandana Shiva che ha simbolicamente affidato a Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche, di condividere con le comunità locali questi principi d’azione e di eguaglianza. «Dobbiamo ripartire, ancora una volta – ha detto la Shiva -, dal rispetto della Terra e dei piccoli produttori che la coltivano. Se scomparissero loro, se scomparisse la biodiversità che cosa succederebbe a tutti noi? Non possiamo permettere che solo qualche multinazionale abbia il controllo di tutti i semi che vengono usati per la produzione agricola nel mondo. Semi che sono Ogm-Organismi geneticamente modificati, che danneggiano la salute umana e l’economia locale». Per questo, ha detto Vandana Shiva alle 300 persone, produttori, rappresentanti dei Gas-Gruppo acquisto solidali e delle istituzioni, arrivate nella sede della cooperativa da tutta Italia, «è importante il ruolo di ognuno di noi per salvaguardare l’agricoltura locale e quella biologica in particolare, per consentire che, domani, i nostri figli possano ancora ancora avere una terra da coltivare e con cui nutrirsi». «La presenza di Vandana Shiva qui – ha detto Bruno Sebastianelli, presidente dè La Terra e il Cielo – è per noi una grande possibilità di energia per ricaricarci e proseguire nel nostro cammino. Che è quello di cercare di costruire un modello economico differente, che valorizzi le produzioni locali nel rispetto della sostenibilità, dell’ambiente e della biodiversità. Un modello che non intende cedere nessuno spazio all’introduzione degli Ogm in Italia, che, come dimostrano ricerche scientifiche purtroppo non abbastanza note, possono provocare malattie degenerative». «Dopo le prime coltivazioni di mais modificato in Friuli Venezia Giusta della primavera, ha aggiunto Sebastianelli ricordando che le Marche sono state le prime ad avere una legge regionale per il settore -, il Governo ha firmato un decreto per bloccare queste produzioni ma è solo per 18 mesi e non prevede la distruzione dei campi. Cosa, invece, indispensabile perché l’impollinazione degli insetti porta gli Ogm anche nei campi vicini inquinando tutto il coltivato. Noi diciamo no a questo tipo di agricoltura e, anzi, stiamo già lavorando alla costruzione di un distretto di economia solidale e di valorizzazione del biologico nella nostra provincia». La giornata di Vandana Shiva a La Terra e il Cielo è proseguita in piazza Garibaldi ad Arcevia (An), in un incontro pubblico cui hanno partecipato il sindaco Andrea Bomprezzi e Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola.

Lunedì 9 settembre 2013

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