di Assam Marche
Sulla scia di un ottobre particolarmente caldo, anche la prima decade di novembre è stata caratterizzata da una temperatura sopra-media a causa all'invadenza anticiclonica atlantico-africana sull'area mediterranea. L'autunno ha poi improvvisamente preso una piega diversa, decisamente più fredda, materializzandosi tramite un vortice depressionario che, staccandosi da un approfondimento nord-atlantico sul Vecchio Continente, è andato ad isolarsi sul basso Tirreno in prossimità del Golfo di Napoli. E questa è una delle configurazioni bariche peggiori per la nostra regione, in quanto il richiamo di correnti fredde e umide dai Balcani, arrivando dal mare, non trovano ostacoli orografici sul loro cammino, provocano quindi acute condizioni di maltempo sia sul settore costiero che sull'entroterra. Ulteriore aggravante di questo caso è stata la presenza di un blocco anticiclonico sull'Europa orientale che ha impedito il naturale cammino verso oriente del vortice depressionario prolungando quindi le condizioni di instabilità.
Ad oggi, a perturbazione non ancora esaurita, ma comunque attenuata, i danni sono già evidenti e purtroppo si registrano anche delle vittime. Del resto, i dati parlano chiaro. La maggior parte del territorio marchigiano è stato colpito da abbondanti piogge nonché da forti raffiche di vento.
Nei giorni 10 e 11 novembre, nella provincia di Pesaro-Urbino il totale medio della precipitazione è stato di 118mm superiore del 11% rispetto al valore medio provinciale del mese di novembre, pari a 106mm. Piogge altrettanto importanti hanno colpito la provincia di Macerata, con un totale medio di 116mm e Ancona, 107mm; meno interessato invece il settore meridionale, con 90mm di precipitazione media per le province di Ascoli Piceno e Fermo.
Sotto stress anche i diversi bacini idrografici per la notevole quantità di acqua caduta. Secondo i dati rilevati alla nostra rete di rilevamento, quello del Metauro è stato soggetto a 134mm di pioggia, l'Esino a 130mm, il Potenza a 88mm, il Chienti a 138mm.
Le località più colpite quelle dell'entroterra nella giornata di lunedì 11, come dimostrano i 196mm di pioggia registrati nella stazione Cupi di Visso (il massimo valore giornaliero per la stazione da quando è in funzione) corrispondente ad un tempo di ritorno di 43 anni; 189mm il totale giornaliero nella stazione di Sassoferrato, pari ad un tempo di ritorno di 79 anni (!), mentre a Cagli il cumulo è stato di 181mm (tempo di ritorno pari a 63 anni).
Altro elemento di forte disagio è stato il vento, con forti raffiche che hanno spazzato per ore ampie parti del territorio. I valori più elevati, superiori alla soglia di 100 km/h, sono stati rilevati a Visso (112 km/h), Serrungarina (106 km/h) e Montalto delle Marche (101km /h).
Giovedì 14 novembre 2013
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