di Matteo Valeri
«Guardare un temporale stando vicini alla finestra». Metafora non più azzeccata poteva essere usata da Salvo Sottile ospite ieri sera nell’ambito della Seconda Edizione del Festival sul Giornalismo d’Inchiesta per spiegare il senso dei suoi programmi. Di fronte ad un teatrino Campana gremito in ogni ordine di posto, un pubblico attento ha ascoltato il popolare giornalista nella serata dedicata al tema “Quando la cronaca… fa spettacolo”. Proprio partendo dall’intervento di Giorgia Isidori, sorella di Sergio scomparso oltre 34 anni fa e presidente dell’Associazione “Penelope” che da voce alle famiglie delle persone scomparse, Salvo Sottile ha spiegato il senso dei suoi programmi: «Vogliamo dare spazio alle storie dimenticate da tutti, ma anche dare voce a chi non ce l’ha, evitando di cadere nel voyeurismo o nella morbosità che non aggiungono nulla al telespettatore.» Spesso alcune storie di cronaca diventano “popolari” per un semplice motivo: «Alcune storie hanno dei risvolti drammatici – ha precisato il giornalista – ma i protagonisti sembrano persone che fanno parte della nostra vita. Prendete Roberta Ragusa. Una donna semplice, con una vita normale che potrebbe essere una nostra conoscente e per questo ci interessa la sua vicenda.» Nel suo intervento Salvo Sottile ha ripercorso i suoi esordi televisivi come giovane inviato nella Palermo squassata dagli omicidi di mafia, passando per la nascita di “Quarto Grado” con alcuni casi trattati che poi hanno avuto risvolti anche nell’ambito dell’inchiesta dei magistrati, come l’intervista a Salvatore Parolisi o il caso riaperto di Valentina Salomone, per arrivare a“Linea Gialla” che si occupa anche di storia di denuncia. «Spesso la cronaca nera è stata abusata in diversi programmi – ha appuntato Sottile – non si può mettere insieme un momento di intrattenimento con uno di cronaca nera, bisogna scindere le due componenti. Una trasmissione se si occupa di casi di cronaca deve occuparsi solo di quell’ambito, e bene, ma per fortuna il telespettatore è in grado di riconoscere un programma di qualità». Il pubblico numeroso ha posto molte domande al noto giornalista dimostrando di aver apprezzato la disponibilità di Salvo Sottile e il tema della serata.
Sabato 12 ottobre 2013
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