di Legacoop Marche
Aprire subito un tavolo di confronto con le istituzioni coinvolte sulla riforma della sanità regionale. È necessario far uscire il dibattito sul futuro della sanità della nostra regione dalle stanze delle istituzioni e portarla al confronto con gli Enti locali, le strutture, i soggetti e gli operatori che, ogni giorno, seguono il cittadino/paziente nel percorso socio-sanitario. È quello che chiede Legacoop Marche intervenendo sul progetto di riorganizzazione della sanità marchigiana. Il confronto dovrebbe centrare due obiettivi: ridurre i costi, ma anche aumentare l’efficacia delle risposte ai cittadini, nella consapevolezza che la complessità del progetto deve tenere sempre il cittadino/paziente al centro del proprio sforzo organizzativo. Con questi scopi, è particolarmente importante approfondire un dibattito sulla riforma sanitaria che non si concentri soltanto sulla riorganizzazione ospedaliera e delle reti cliniche in atto e sulla ripartizione delle specialità tra diversi plessi, come nel caso di Pesaro e Fano, ma che affronti anche il tema del rafforzamento della rete territoriale dei servizi socio-sanitari. Una necessità, questa, indispensabile per utilizzare al meglio le risorse umane, professionali e strutturali già presenti e attive includendo, in questo percorso, anche la cooperazione sociale, da sempre impegnata nei servizi di welfare. Il privato cooperativo, infatti, con la sua esperienza e le sue strutture già presenti e attive, può ricoprire potenzialmente un ruolo di rilievo nell’ambito della riorganizzazione socio-sanitaria regionale. Ci riferiamo, ad esempio, ai ruoli di facilitatore nei percorsi di integrazione, di supporto alla continuità assistenziale, di supporto alle dimissioni protette, di protezione delle fragilità e degli anziani. La cooperazione sociale può anche concorrere, con le proprie strutture residenziali al tema delle lungodegenze e alle attività di recupero funzionale post-acuzie, anche a costi inferiori rispetto a quelli ospedalieri, contribuendo all’equilibrio economico complessivo del sistema.
Mercoledì 18 settembre 2013
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