Sgominata una banda di giovani pusher

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Osimo | operazione "arenaccia" dei carabinieri di osimo

Sgominata una banda di giovani pusher

La banda era dedita allo spaccio e rifornimento nella piazza di Osimo, in tutta la Val Musone e nel recanatese. Sono quattro gli arrestati, di cui 3 stranieri ed una donna nel blitz notturno effettuato a Porto Sant’elpidio e Civitanova Marche

Redazione Online

La droga sequestrata
La droga sequestrata

Sono tutti nullafacenti, pluripregiudicati, tossicodipendenti, delinquenti abituali e socialmente pericolosi, specializzati nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri di Osimo in collaborazione con i colleghi di Fermo hanno sgominato una banda dedita alla “Detenzione illegale e traffico di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso” . La banda formata da tre giovani stranieri (SABER Aidi, 22 anni nato in Tunisia, residente a Civitanova Marche (MC), pluripregiudicato, tossicodipendente; JMAL Kamel, 24 anni nato in Algeria, senza fissa dimora, reperibile in Porto Sant’Elpidio (FM), pluripregiudicato, tossicodipendente; ABDELMONEIN Mohamed, 25 anni nato in Tunisia, senza fissa dimora, reperibile in Civitanova Marche, pluripregiudicato, noto tra gli spacciatori con l’appellativo di “RAMBO” ) e una ragazza (PELATI Maria Laura, 22 enne nata a San Severino Marche (MC), residente a Belforte del Chienti, pregiudicata, tossicodipendente) è stata sgominata questa notte. I militari, diretti dal Lgten. ALMIENTO Luciano e coordinati e seguiti dal Cap. CONFORTI Raffaele, durante specifici e mirati servizi, operavano nelle provincie di Ascoli Piceno e Fermo, dove intercettavano e individuavano la presenza dei suddetti capi dell’organizzazione JMAL Kamel e ABDELMONEIN Mohamed, mentre viaggiavano a bordo dell’autopullman di linea proveniente da Napoli, che veniva bloccato nel comune di Pedaso (FM), procedendo al controllo dei due “viaggiatori”, prontamente immobilizzati e perquisiti sul posto, trovandoli in possesso di un involucro di cellophane, avvolto da nastro adesivo per sviare il fiuto dei cani, contenente 150 grammi di eroina purissima, di cui tentavano di disfarsi occultandolo tra i sedili degli ignari passeggeri, sorpresi e preoccupati per l’operazione. I due nordafricani venivano ammanettati e fatti scendere dall’autobus che così poteva continuare il servizio di corsa. Durante l’attività investigativa, veniva eseguita la perquisizione locale presso il luogo di domicilio del JMAL, in Porto Sant’Elpidio (FM), dove l’abitazione veniva circondata impedendo ogni via di fuga e dove venivano trovati gli altri suddetti componenti della banda in attesa del ritorno dei “capi” per l’ approvvigionamento e la spartizione dello stupefacente. Scoperti venivano subito bloccati e arrestati. La perquisizione dava esito positivo con il rinvenimento di ulteriori  20 grammi di eroina, pronta per lo spaccio e suddivisa in 9 dosi, un bilancino di precisione, 4 cellulari, 1 computer e materiale vario utilizzato per la confezione e lo spaccio di dosi, nonchè la somma contante di 600,00 euro risultata provento di spaccio. Tutta la droga rinvenuta, ammontante a complessivi grammi 170 di eroina, opportunamente tagliata e smerciata al dettaglio avrebbe fruttato un introito di  6.000,00 euro circa.

L’operazione denominata “ARENACCIA” è stata avviata dal personale del dipendente Nucleo Operativo, con il monitoraggio dei movimenti di alcuni spacciatori già noti, portando all’individuazione della banda organizzata nelle zone del civitanovese e nel fermano, un vero e proprio gruppo commerciale di illegalità diffusa che intendeva estendere i propri tentacoli in tutte le provincie marchigiane, utilizzando anche insospettabili giovani studenti incensurati, provenienti da famiglie “bene”, per lo spaccio locale e fuori i plessi scolastici.

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli spacciatori, avevano tra loro uno scambio informativo e di supporto reciproco in termini di suggerimenti su convenienza di prezzi, qualità della droga, precauzioni per sfuggire ai controlli. Grazie a contatti tra loro mediante i telefoni cellulari e i social network mettevano a punto la strategia da attuare. Decidevano quanto e quale stupefacente comprare, a volte anche accettando ordinazioni oppure acquistando preventivamente le dosi da smerciare nel giro di amicizie e contatti fidati. In alcune occasioni raccoglievano anticipatamente dai clienti il denaro per lo stupefacente. Inoltre i pusher organizzavano trasferte nella zona Arenaccia di Napoli, anche in termini di mezzi di trasporto da usare come auto, FF.SS. e Autolinee per sviare ogni sospetto, ed in più si “cautelavano” con i “pali” lungo il percorso di rientro che li appoggiavano e assistevano una volta giunti nelle Marche dove variavano le fermate ed il loro capolinea.

Una volta mandata in porto la fase di approvvigionamento i giochi erano fatti, e si procedeva al commercio della droga. Si stabilivano luoghi d’incontro e modalità di cessioni e smercio delle dosi.

Degli avvenuti arresti veniva data comunicazione al P.M. di turno Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Fermo Dott. Alessandro PISCITELLI, il quale disponeva la traduzione dei tre uomini presso la casa circondariale di Fermo, mentre la donna presso la casa circondariale di Pesaro – Villa Fastiggi.

Sono in corso le ulteriori indaini nell’individuazione dei referenti locali per le piazze di Osimo, Recanati e nella Val Musone.

Lunedì 11 novembre 2013

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