di Regione Marche
Macroregione adriatico ionica, Spacca al convegno Cna. “Progetti concreti per il Piano d’azione”
Una Cloud adriatico ionica, una scuola di amministrazione sul modello della francese Ena, la crescita della rete infrastrutturale in ambito europeo e l’incentivazione dell’aggregazione tra piccole e medie imprese. Sono alcuni dei progetti da inserire nel Piano d’azione della Macroregione adriatico ionica che il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha annunciato questa mattina nel corso del convegno della Cna “Una strategia per la Macroregione adriatico ionica. Crescita e Sviluppo Sostenibile, Coesione Territoriale, Ruolo delle Micro e Piccole Imprese. Il contributo della Cna alla definizione del Piano di Azione”, alla presenza del ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia. Progetti da realizzare attraverso la combinazione di fondi strutturali dei diversi Paesi Ue della Macroregione e risorse dei Paesi in pre-adesione.
“Quello di oggi – ha detto Spacca – è un incontro molto importante, attraverso il quale la Cna interpreta pienamente la possibilità che viene offerta di inserire alcuni progetti nel Piano d’azione della Macroregione in via di realizzazione. Una costruzione dal basso che richiama il contributo di istituzioni, enti locali, categorie economiche e sociali, associazioni. Da parte nostra, tra i progetti che intendiamo inserire nel Piano d’azione, ricordo quello della Cloud adriatico ionica da creare con una sinergia istituzionale e scientifica. Si tratta di una infrastruttura non pesante in grado di far dialogare rapidamente le comunità della Macroregione. Abbiamo già raccolto la disponibilità dell’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) a collaborare al progetto”. Secondo tema, la cultura amministrativa delle aree macroregionali.
“Per accrescerla – ha annunciato Spacca – pensiamo ad una scuola stile Ena. Ci sono poi progetti di sviluppo delle piccole e medie imprese, improntati soprattutto alla creazione di reti, e il tema delle infrastrutture fisiche”. Spacca ha ricordato i passi avanti già compiuti per il Corridoio mediterraneo, con l’inserimento della Fano-Grosseto (land bridge sulla rotta Penisola Iberica-Balcani) nelle reti europee Ten e l’approvazione da parte del Cipe, e per il corridoio Helsinki-La Valletta con l’inserimento del porto di Ancona.
“Più complicata – ha aggiunto – è la situazione per il corridoio Baltico-Adriatico che sta trovando una resistenza incomprensibile. C’è ancora da lavorare con determinazione per ottenerne il prolungamento fino ad Ancona”.
“Dobbiamo lavorare velocemente alla costruzione del Piano d’azione – ha concluso Spacca – non con orientamenti ma con progetti concreti. L’appuntamento di febbraio ad Atene con la discussione del Piano, è vicino. Le Marche ci credono, ci crede l’Italia che farà della Macroregione adriatico ionica una delle azioni prioritarie del suo turno di presidenza della Ue. E ci crede l’Europa che ha compreso la necessità di intervenire su quest’area la cui fragilità rischia altrimenti di mettere in discussione la stessa coesione europea. La Macroregione è un progetto che richiede una forte spinta dal basso, ma anche una forte coerenza rispetto alla filiera istituzionale, con la convergenza di azioni da parte di ciascuno. L’appuntamento di oggi è, in questo senso, di grande significato”.
Martedì 12 novembre 2013
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