Tares e rifiuti, incontro con le categorie

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Ancona | Fiorillo: «Ecco la nostra strategia, subito un tavolo»

Tares e rifiuti, incontro con le categorie

Si è svolto stamattina in Comune l’incontro tra l’assessore al Bilancio Fabio Fiorillo e i rappresentanti delle categorie produttive della città, commercianti e artigiani

di Comune di Ancona

L'assessore Fabio Fiorillo
L'assessore Fabio Fiorillo

Si è svolto stamattina in Comune l’incontro tra l’assessore al Bilancio Fabio Fiorillo e i rappresentanti delle categorie produttive della città, commercianti e artigiani. Scopo della riunione era quello di illustrare l’evoluzione normativa circa le modalità di calcolo e principi della Tares, aprire un confronto concreto per arrivare a una modifica condivisa con le categorie delle tariffe per il prossimo anno, condividere con le categorie le strategie a breve e medio periodo sulla politica dei rifiuti e sull’efficienza del gestore.

Il Comune di Ancona – ha spiegato l’assessore - ritiene che il principio comunitario "paga chi produce i rifiuti" debba essere rispettato e promosso. Tale principio è contemplato nella TARES, ma non nella vecchia TARSU.

“L’Amministrazione condivide le preoccupazioni di chi vede aumenti notevoli di tariffa e dal punto di vista normativo sperava che ci fosse permesso l'utilizzo di strumenti utili a mitigare l'impatto sulle categorie contemporaneamente più colpite e più fragili. Purtroppo, l'evoluzione del quadro normativo è stata contraddittoria, e comunque le norme ci consentono di modificare coefficienti e calcoli sono a partire dal 2014”.

Nel 2013, comunque, le tariffe Tares del Comune di Ancona per le utenze domestiche sono più basse rispetto a quelle degli altri capoluoghi di provincia marchigiani (come si evince dalle tabelle allegate che sono state consegnate ai rappresentanti delle categorie produttive) questo è vero anche per alcune utenze non domestiche. Come era noto sin dall’introduzione della Tares, rispetto al 2012 purtroppo si registrano aumenti notevoli per alcune tipologie di imprese, aumenti legati all’elevati produzione di rifiuti fotografata dai coefficienti previsti dalla legge.

In ogni caso, ove fosse stato possibile applicare i criteri TARSU, questo si sarebbe tradotto in un aumento medio delle tariffe attorno al 20%. Infatti pur con criteri TARSU, si sarebbero dovuti coprire gli interi costi di gestione del ciclo dei rifiuti; ciò significa un aumento “spalmato” su tutti i contribuenti a scapito di politiche premianti per i cittadini e le attività produttive virtuosi previste nel nuovo Regolamento TARES 2013 che scomparirebbero con il ritorno alla TARSU.

“Tutte le leve per rimodulare le tariffe a nostra disposizione – ha detto Fiorillo – le abbiamo usate sin da luglio, dall’insediamento di questa Amministrazione. La vera partita si potrà giocare, insieme alle categorie, modificando i regolamenti nel prossimo anno. Per questo ho proposto un tavolo di lavoro che convocherò al più presto dove studiare non solo tutte le soluzioni incentivanti e premianti per chi smaltisce i rifiuti in maniera virtuosa, per rivedere la ripartizione dell’imposta in modo che questa gravi sulle zone della città che effettivamente producono più rifiuti, infine per ridisegnare le agevolazioni per le categorie più fragili”

Il Comune di Ancona ha già intrapreso il cammino di lungo periodo per ottimizzare il ciclo integrato dei rifiuti previsto con l’applicazione dei principi comunitari “chi inquina paga” e “copertura del costo del servizio”.

“Siamo consapevoli che solo con la riduzione dei costi del gestore (attraverso economie di scala, valorizzazione e vendita della raccolta differenziata) si potranno abbattere, anno dopo anno, i costi e di conseguenza le tariffe”.

Al termine dell’incontro, l’assessore ha illustrato le strategie di medio – lungo periodo sull’efficienza del gestore, ora Ancona Ambiente, in futuro un unico gestore provinciale: ridefinire la governance di Anconambiente, con un vertice dotato di capacità manageriali e tecniche. L'obiettivo è migliorare il servizio, sfruttare meglio i possibili ricavi dalla frazione riciclata e ridurre i costi di gestione. Il primo risultato da raggiungere è il pareggio di bilancio già nel 2014. velocizzare la creazione di un gestore unico provinciale in modo da garantirsi, oltreché la riduzione dei costi attraverso lo sfruttamento delle economie di scala, un’armonizzazione fra tutti i Comuni sia legata alle tariffe, sia legata a meccanismi puntuali di premialità. Infine, dotare il territorio provinciale di impianti, questo permetterebbe di ridurre i costi di trasporto e di sfruttare al meglio la frazione di rifiuti da avviare alla riciclo e poi alla vendita del prodotto ricavato che permetterà un ulteriore abbattimento delle tariffe.

Giovedì 7 novembre 2013

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