Vertenza Indesit, salta la trattativa al tavolo del Mise, rischio 1.400 esuberi

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Vertenza Indesit, salta la trattativa al tavolo
del Mise, rischio 1.400 esuberi

Rammarico per un'intesa a portata di mano ma che alla fine è sfumata e- insieme- determinazione a riprendere, già nei prossimi giorni, a tessere la tela dell'accordo

Redazione Online

A rischio i posti di lavoro
A rischio i posti di lavoro

Rammarico per un'intesa a portata di mano ma che alla fine è sfumata e- insieme- determinazione a riprendere, già nei prossimi giorni, a tessere la tela dell'accordo. È questa la reazione del Mise dopo dodici ore di trattativa sulla vertenza INDESIT, naufragata stamani.

«Nonostante i molti passi avanti fatti negli ultimi mesi e nelle ultime ore, afferma il Sottosegretario Claudio De Vincenti, l'intesa è venuta a mancare. Eppure c'erano impegni dell'azienda a rafforzare il radicamento italiano della produzione e a chiarire la missione produttiva di ognuno degli stabilimenti. Tutto ciò aveva consentito di azzerare gli esuberi, con la disponibilità di Indesit a ricorrere solo ad ammortizzatori sociali conservativi e ad escludere licenziamenti per almeno cinque anni. Spiace molto che tutto ciò non sia stato apprezzato dai sindacati con un testo condiviso».

A questo punto, Indesit ha comunicato, unilateralmente, di voler tornare alla posizione di partenza e di procedere perciò ad attivare la procedura di mobilità per oltre 1.400 addetti.

«Il Governo invece, conclude De Vincenti, sarà attivo, fin dai prossimi giorni, e determinato a creare le condizioni per riprendere il negoziato. A nostro giudizio, - conclude il Sottosegretario -, continuano ad esistere le basi per arrivare all'intesa. Ci auguriamo che le organizzazioni sindacali riconsiderino la situazione e tornino a sedersi di nuovo al tavolo della trattativa per riannodare i fili del ragionamento bruscamente interrotto stamattina».

Martedì 19 novembre 2013

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