di Confindustria Ancona
Un gradito ritorno ad Ancona quello di Vincenzo Boccia, Vice Presidente di Confindustria nazionale e Presidente Piccola Industria con delega per il credito e la finanza: ieri sera Boccia ha incontrato i soci della Piccola di Confindustria Ancona, presieduti da Diego Mingarelli.
«Sono molto contento di ritornare ad Ancona dopo tre anni – ha detto Boccia davanti ad una platea affollata ed attenta - perché credo che la provincia di Ancona e le Marche siano un vero laboratorio per le piccole industrie, simbolo di quell’Italia operosa e poco mediatica che lavora, produce reddito e crea occupazione, nonostante le tante difficoltà e l’assenza di una vera e propria politica industriale nazionale».
Alla scadenza del suo mandato, il presidente nazionale ha voluto sottolineare l’importanza strategica per il Paese e per il sistema confindustriale della Piccola Industria, che rappresenta l’84% dell’industria italiana. «Non c’è più contrapposizione tra grandi e piccoli – ha affermato il Presidente Nazionale - ma tra chi, come noi, vuole intervenire sui nodi di sviluppo del Paese e chi, invece, sembra disinteressarsi del futuro manifatturiero di questo Paese».
«Non abbiamo paura – ha continuato Boccia - nel dire che facciamo politica: quando interveniamo sui temi di politica economica noi facciamo politica, pur restando sempre equidistanti da tutti i partiti. Così pure facciamo politica quando critichiamo la legge di stabilità, dicendo che il Governo non sta intervenendo sulla riduzione del debito e sulla crescita, ma solo sul deficit. Ai partiti chiediamo di occuparsi di sviluppo, non di consenso a breve termine portando avanti provvedimenti che mirano solo ad avere voti, ma non rappresentano quella spinta alla crescita di cui avremmo bisogno come l’aria».
Parlando di cuneo fiscale, sul quale ha rimarcato la scarsità di risorse e la limitatezza dell’impatto, Boccia ha sottolineato come sia cambiato il modo di rapportarsi anche con i sindacati con cui si lavora sullo stesso fronte. «Siamo passati dal conflitto al confronto costruttivo, e funziona. Meno tasse sul lavoro e sulle imprese è uno slogan dei sindacati che noi abbiamo condiviso a Genova».
«Siamo convinti che la nostra provincia possa davvero diventare un laboratorio per le piccole imprese come ha detto il nostro presidente nazionale –ha aggiunto Diego Mingarelli, Presidente del Comitato per la Piccola Industria di Confindustria Ancona- - In questa direzione stiamo lavorando per portare avanti una serie di progetti innovativi che siamo convinti contribuiranno a rafforzare il ruolo delle piccole e medie imprese sul nostro territorio: un progetto che porterà le banche all’interno delle aziende, un progetto che favorirà l’incontro tra i soci per valutare opportunità di business e il PMI day, giornata in cui le aziende della provincia di Ancona apriranno le porte alle scuole».
«Mi piace l’idea di portare le banche nelle nostre imprese – si è complimentato Boccia – Basilea 2 ha avuto l’effetto di allontanare banche e imprese, ma è ora di riprendere quel dialogo tra persone che va al di là dei numeri e far conoscere agli istituti di credito le potenzialità e i progetti che noi imprenditori portiamo avanti».
E sul PMI day Boccia ha sottolineato come l’iniziativa, nata sotto la sua presidenza, rappresenti l’orgoglio di essere piccole aziende: «Apriamo le porte al territorio, portiamo all’interno delle nostre fabbriche le scuole, gli amministratori pubblici, i cittadini. Facciamo loro capire che l’azienda non è un capannone che inquina, ma il risultato di un progetto, di un’idea, di una visione, di un sogno. Se riusciremo a cambiare la percezione dell’azienda fin dall’età scolare, avremo una nuova generazione che imparerà ad apprezzare il nostro ruolo all’interno del sistema Paese».
Martedì 29 ottobre 2013
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