di Matteo Valeri
Maxi truffa scoperta nell’aeroporto Raffaello Sanzio dalla Guardia di Finanza. Un’indagine lunga e complessa durata quasi due anni ha portato ad accertare diversi illeciti nello scalo dorico. Nello specifico sono stati indagate quindici persone tra cui sei piloti, uno dei quali era sprovvisto anche delle relative autorizzazioni di pilota professionale. La truffa messa in piedi era abbastanza semplice. Alcuni piloti compiacenti, d’accordo con le compagnie aree, trasportavano merci su velivoli spacciandoli per voli di natura promozionale, didattico, sportivo e addirittura di carattere umanitario. Il tutto permetteva alle compagnie di ottenere diverse benefici, per esempio sconti sui carburanti utilizzati o l'emissione di false fatture. Il «la» alle indagini è stato dato da un controllo doganale effettuato su un carico di armi da caccia in partenza per la Croazia. Il trasporto delle armi non fu effettuato con un normale velivolo di linea bensì con un piper privato, non autorizzato a svolgere voli di carattere commerciale. La maxi truffa aveva portato nelle tasche dei piloti compiacenti e dei titolari delle compagnie circa 3 milioni di euro. Gli investigatori nelle indagini sono stati coordinati dal Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza, ed hanno operato sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, Rosario Lionello. I reati contestati alle quindici persone sono di esercizio abusivo della navigazione aerea, impiego abusivo ed indebito di aeromobili, imbarco di armi da caccia su velivoli da turismo senza la prescritta autorizzazione.
Venerdì 16 agosto 2013
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