I sindacati si spaccano, Cisl, Cgil e Dircredito proclamano lo sciopero per il 6 Settembre

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Jesi | dopo l'approvazione del piano industriale di banca delle marche

I sindacati si spaccano, Cisl, Cgil e Dircredito
proclamano lo sciopero per il 6 Settembre

L’approvazione avvenuta ieri del piano industriale 2013-2016 ha spaccato il sindacato. Da una parte alcune sigle, come Dircredito - Fiba/Cisl - Fisac/Cgil Banca Marche, hanno indetto uno sciopero, mentre Gabi e Uilca per il momento attendono

Redazione Online

Aria di sciopero in Bdm
Aria di sciopero in Bdm

L’approvazione avvenuta ieri del piano industriale 2013-2016 ha spaccato il sindacato. Da una parte alcune sigle, come Dircredito - Fiba/Cisl - Fisac/Cgil Banca Marche, hanno indetto uno sciopero con le seguenti motivazioni. «L’incontro avuto nell’odierna mattinata con l’Azienda, rappresentata dal Direttore Generale Goffi, ha confermato in pieno le preoccupazioni già espresse in merito alle linee e agli effetti che il piano industriale presentatoci avrà sul futuro della Banca e dei Lavoratori. Rimangono inalterate le possibilità di cessione della Carilo, di 50 Filiali del Lazio e dell’Emilia Romagna e di revisione del Polo Informatico. Riteniamo che, ad oggi, il piano non contenga concreti elementi necessari a garantire autonomia ed integrità aziendale; senza questi necessari elementi di rilancio aziendale, il mantenimento di ruolo di banca del territorio scompare. Ridimensionare Banca Marche vuol dire ridimensionare il lavoro e l’occupazione nei territori, dentro e fuori della Banca. Ci auguriamo, peraltro, che le sigle sindacali che non hanno ancora condiviso la proclamazione dello Sciopero ripensino la loro posizione nell’interesse di tutti i lavoratori. Dircredito, Fiba/Cisl e Fisac/Cgil, oggi, hanno consegnato all’Azienda la lettera di proclamazione dello Sciopero indetto per l’intera giornata lavorativa di Venerdì 6 Settembre 2013; nei giorni precedenti lo Sciopero verranno tenute assemblee con tutti i Lavoratori.» Dall’altra alcune sigle come Fabi e Uilca per il momento si astengono, con alcuni ma. «Questa mattina le OO. SS. aziendali di Banca Marche si sono incontrate con il d. g. Goffi in merito alle linee guida del Progetto Industriale 2013 - 2016 già approvato nella seduta del CdA dell’11 aprile u. s. ed aggiornato dallo stesso CdA nella seduta di ieri. La Banca ha confermato in larga parte le indiscrezioni apparse sugli organi di stampa rispetto a diversi punti di intervento che risultano particolarmente critici. Per quanto riguarda nello specifico le ricadute sul Personale, abbiamo dovuto registrare elementi di grande distanza con la Banca in merito ad una possibile vendita di asset non strategici e l’esternalizzazione del nostro Ced. La Banca, che non ci ha ancora fornito alcuna documentazione scritta sul Piano Industriale ha, comunque, affermato anche che non sono stati ancora decisi interventi specifici ma che comunque significativi obiettivi andranno realizzati in termini di contenimento di costi e di recupero di RWA (attività ponderate per il rischio), dicendosi aperta, a parità di risultato, anche a prendere in esame soluzioni diverse rispetto a quelle attualmente ipotizzate (vendita Carilo, filiali e Ced). Come Fabi e UILCA aziendali abbiamo richiesto di continuare il confronto previa consegna della documentazione completa del Piano Industriale, consegna che il d. g. si è impegnato a fare entro martedì della settimana entrante. Questo darà la possibilità a tutte le OO. SS. di meglio comprendere la situazione e permetterà loro di analizzare, compiutamente e su dati oggettivi, gli interventi proposti nonché eventuali soluzioni integrative e/o alternative. La Banca si è anche dichiarata disponibile a formalizzate i contenuti dell’incontro odierno con un apposito verbale (ancora da concordare) nel quale si sarebbe impegnata ad aprire un confronto preventivo rispetto all’avvio - da concertare con le OO. SS. - della procedura ex art. 17 del vigente CCNL. La Fabi e la UILCA hanno ritenuto, allo stato odierno dei fatti, intempestiva e non motivata né supportata da dati oggettivi la proclamazione di uno sciopero, quasi fosse un atto dovuto, e si riservano di attivare forme di lotta, non esclusa quella dello sciopero per la stessa giornata del 6 settembre o nei giorni seguenti, previa adeguata informativa al Personale con apposito ciclo di Assemblee. In considerazione della delicatezza e complessità della situazione, la Fabi e la UILCA hanno richiesto e ottenuto l’intervento delle rispettive Segreterie Nazionali.»

Venerdì 2 agosto 2013

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